SPECIALE CARNEVALE #2 Eventi in Italia, dolci tipici e Castagnole al forno!

Sono tornata! Contenti? :D Probabilmente no, o la cosa vi è del tutto indifferente, penso xD
Comunque cosa state facendo? Al momento credo di stare guardando qualche serie tv arretrata o cose del genere! Oggi non penso uscirò perchè non sono al top! Anyway. essendo oggi giovedì grasso, ho deciso di pubblicare la seconda puntata (la terza e ultima arriverà domenica) del Carnevale, in modo che per martedì grasso, ultimo giorno della festa, abbiate tutte le idee! :D Vi lascio ora al post sperando che sia qualcosa di carino e che possa piacervi :3


Ed eccoci qui al secodo appuntamento sul Carnevale! Oggi vedremo i posti principali in cui si festeggia in Italia, cosa si mangia e una mia ricettina! :D
Vi va di iniziare?

Le radici della festa di Carnevale sono antichissime. Ed è bello osservare il modo in cui ogni città mischia elementi di sacro e profano, no?

GIOVEDI' GRASSO --> 23 febbraio
CARNEVALE --> 26 febbraio
MARTEDI' GRASSO --> 28 febbraio


IVREA = Il più antico
Il carnevale più antico è a Ivrea (TO) e affonda le sue radici nel Medioevo. La maschera simbolo è Violetta, promessa sposa al suo amato. Il marchese Raineri di Biandrate, però, esigeva il diritto di trascorrere la prima notte di nozze con la sposa al posto del marito. Violetta, uccise il tiranno e divenne l'eroina che conquista la liberta per sé e per il popolo. L'appuntamento più atteso per il carnevale è la battaglia delle arance, che va dalla domenica al martedì grasso. Rievoca la ribellione popolare nei confronti dei tiranni. 



VENEZIA = Il più celebre
Il Carnevale in questa città è famoso in tutto il mondo anche per il mistero che creano le eleganti maschere che si radunano in Piazza San Marco per il volo
dell'angelo, che apre la festa, in cui una colombina si cala con una fune dal campanile. Quest'anno l'appuntamento era per ieri a mezzogiorno. Per i veneziani indossare una maschera significa azzerare l'identità personale e abbandonarsi ad una follia momentanea. Inoltre, sembra che il termine stesso del Carnevale, derivi da un documento ufficiale del Doge di Venezia nel 1094 in cui si tratta di concedere alla popolazione un periodo di festeggiamenti. Proprio in questa città si cominciarono a costruire maschere sin dal 1200. Le maschere tradizionali sono la baùta, travestimento tipico del 1600 composto da maschera bianca, tabarro scuro e copricapo nero. Il medico della peste, il caratteristico nasone a becco di cicogna che riproduce la maschera indossata dai dottori nei periodi di peste.



MARMOLADA = Il più misterioso
Nella provincia di Nuoro, il carnevale è cominciato il 17 gennaio, con la festa dei fuochi per Sant'Antonio Abate. E' uno dei carnevali più misteriosi. Imperdibile, infatti, è la vestizione e il corteo dei Mamuthones, coperti da pelli ovine, con il volto nascosto da maschere di legno nero e sulla schiena un mazzo di campanacci. Sono 12, uno per ogni mese dell'anno.




VIAREGGIO = Il più spettacolare
Perchè? Grazie ai mastodontici carri allegorici di cartapesta, alti oltre 20 metri, realizzati nel corso di tutto l'anno. La tradizione dei carri risale al 1925.Essi
sfilano sui vili del mare durante le domeniche di tutto il mese di febbraio in quelli che si chiamano "Corsi Mascherati", con annessa premiazione del vincitore, che avviene il martedì grasso e si conclude con uno spettacolo pirotecnico. La maschera rappresentativa di questo Carnevale è Burlamacco, creata nel 1930 e composta da una tuta a rombi bianco-rossi, il pompon sulla pancia, la feluca rossa, il mantello nero e la faccia da clown. Fa coppia con Ondina.



Dopo aver visto i Carnevali più importanti in Italia, vediamo anche i dolcetti più famosi! 

"Giovedì grasso, tutte le padelle fan fracasso!"

FRAPPE
Sfrappole, sfrappe, bugie, strufoli, chiacchiere... ogni Regione ha il suo nome! Ma si tratta della frittella più amata di sempre: una sottile pasta di farina e uova, profumata di scorza di limone resa croccante dalla cottura. Una volta cotte, si spolverizzano con tanto zucchero a velo o con un giro di alchermes!

CICERCHIATA

Cugini dei partenopei struffoli che si fanno a Natale, la cicerchiata è tipica di Marche, Umbria, Abruzzo e Molise. E' una sorta di ciambella col buco, realizzata con striscioline di pasta a base di uova, farina, zucchero e liquore all'anice, tagliate a pezzettini che, con la cottura, si gonfiano formando delle palline. Vanno amalgamate con un bel po' di miele caldo. Le versioni sono tante, in base al tipo di miele, all'aggiunta di cacao e confettini colorati, ma anche di frutta secca!

ARANCINI E LIMONCINI

Queste frittelle arrotolate vengono dalla tradizione marchigiana. L'impasto è a base di farina, zucchero, lievito di birra, liquore all'anice e latte. Si fa una sfoglia non troppo sottile dove viene disposto un impasto di zucchero e scorza di arancia e/o limone. Si arrotola il tutto, si taglia e fatte e si cuoce.

CASTAGNOLE
 Farina, burro, zucchero, lievito, uova e limone danno come risultato un classico del Carnevale italiano. Frittelle tonde e morbide cosparse di zucchero, ma anche di miele o alchermes. Di questa ricetta esistono altre varianti, tra cui quelle ripiena di crema pasticcera. Una variante marchigiana, sono invece gli scroccafusi. All'impasto viene aggiunto il liquore all'anice, poi le palline vengono tagliate in due alla sommità e messe a lessare, poi fritte e passate nel miele o nell'archermes.

ZEPPOLE
 Da non confonderle con quelle per la festa del papà, le zeppole sono ciambelline fritte ricoperte di zucchero. Anche qui esistono diverse varianti della ricetta: latte, uova, farina, zucchero, scorza di limone, ma anche patate...

E da voi quali sono i dolci tipici?

Ora, vi propongo una ricettina che ho provato a approvato! :D In casa mia sono fatte per tradizione! Anche se ogni volta cambiamo ricetta! ^_^ Ecco la mia proposta!

CASTAGNOLE VEGAN AL FORNO
Ingredienti:
200 g farina
50 g zucchero di canna
sale q.b.
1 cucchiaio e 1/2 di fecola
1/2 cucchiaino di bicarbonato
scorza di 1 limone grattuggiato
latte di soia q.b.
1 bicchierino di liquore (io ho utilizzato la sambuca una volta e il limoncello un'altra)
Procedimento:
Mettere la farina a fontana in una ciotola e unire al centro l'olio e tutti gli altri ingredienti. Impastare bene. Ovviamente, l'impasto sarà un po' secco, per cui aggiungere un po' di latte (per questo ho scritto q.b.).
Lavorare per bene e formare una palla. Avvolgere nella pellicola trasparente e far riposare in frigo per almeno una mezz'ora. A questo punto lavorare di nuovo, formare delle palline e metterle su una teglia rivestita di carta forno.
Infornare a 200 per circa 8 minuti.


Spero che la ricetta vi sia piaciuta! Semplice, veloce e gustosissima!



Anche per questa puntata è tutto! Vi è piaciuto questo post? Sebbene non mi piaccia così tanto questa festività, come già vi ho detto, ho avuto piacere nel fare questo post perchè è stato interessante leggere e cercare informazioni al riguardo! Inoltre, ho avuto anche l'acquolina in bocca nel vedere le foto di tutti i dolcetti tipici e non solo! Anche ricordare quanto mi erano piaciute le mie castagnole non è stato facile, soprattutto nel periodo di dieta che mi sono autoimposta ù.ù Ora aspetto i vostri commenti, se vi va di lasciarne ^_^ Ci sentiamo domani!
Ika.

Commenti

  1. A me piacciono le tradizioni e, come a te, mi piace informarmi su di esse, anche se magari non mi piace la festa. Non è così per il carnevale, nel quale mi diverto come una bimba ** Essendo milanese, il carnevale lo festeggio una settimana dopo, ma a parte questo, non mi vengono in mente dolci particolari, anche se recentemente ho appreso da fb che fare le chiacchiere al forno é tipico del Nord (sí, qui si chiamano chiacchiere). Sia come sia, io sono golosa sia di quelle al forno, sia di quelle fritte :P
    P.s. grazie a te ho finalmente capito come si chiamano quelle che ho sempre definito frittelle rotonde, ossia le castagnole xD

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    1. Ciao Babuska! Noi le facciamo quasi sempre al forno perchè sono più leggere! Qui solitamente frappe, invece :3 Ah ecco, sono contenta di essrti stata utile xD

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  2. Buone le castagnole. Qua da me li chiamano i Bumbunin.

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