Review of the Week #266 L'arte di essere fragili - Alessandro D'Avenia

Buon pomeriggio a tutti e buon sabato! Come state?
Come sempre spero bene! Io non so bene cosa farò, sono certa che oggi non sarò in servizio, per cui avrò visto di sicuro una serie tv o un film dato che sarò rimasta super indietro con tutte le uscite >.< Il giorno dell'inizio servizio vero e proprio e l'ansia comincia a farsi sentire, però vivo giorno per giorno perchè ho capito che è meglio così.. Inutile preoccuparsi del domani, se c'è prima oggi, no? :P Sarà la mia nuova filosofia di vita ù.ù Ora vi lascio al post sperando che sia meglio delle mie parole xD


Review of the week è una rubrica a cadenza settimanale, postata solitamente il sabato, nella quale si recensisce un determinato libro letto in precedenza, con annessa votazione.

Questa settimana: L'arte di essere fragili di Alessandro D'Avenia




Titolo L' arte di essere fragili. Come Leopardi può salvarti la vita
Autore Alessandro D'Avenia
Prezzo € 19,00
Dati 31 ottobre 2016; 216 p., Rilegato
Editore Mondadori
ISBN 9788804665793
"Esiste un metodo per la felicità duratura? Si può imparare il faticoso mestiere di vivere giorno per giorno in modo da farne addirittura un'arte della gioia quotidiana?" Sono domande comuni, ognuno se le sarà poste decine di volte, senza trovare risposte. Eppure la soluzione può raggiungerci, improvvisa, grazie a qualcosa che ci accade, grazie a qualcuno. In queste pagine Alessandro D'Avenia racconta il suo metodo per la felicità e l'incontro decisivo che glielo ha rivelato: quello con Giacomo Leopardi. Leopardi è spesso frettolosamente liquidato come pessimista e sfortunato. Fu invece un giovane uomo affamato di vita e di infinito, capace di restare fedele alla propria vocazione poetica e di lottare per affermarla, nonostante l'indifferenza e perfino la derisione dei contemporanei. Nella sua vita e nei suoi versi, D'Avenia trova folgorazioni e provocazioni, nostalgia ed energia vitale. E ne trae lo spunto per rispondere ai tanti e cruciali interrogativi che da molti anni si sente rivolgere da ragazzi di ogni parte d'Italia, tutti alla ricerca di se stessi e di un senso profondo del vivere. Domande che sono poi le stesse dei personaggi leopardiani: Saffo e il pastore errante, Nerina e Silvia, Cristoforo Colombo e l'Islandese... Domande che non hanno risposte semplici, ma che, come una bussola, se non le tacitiamo possono orientare la nostra esistenza.



La mia recensione:
Alessandro D'Avenia, l'autore, ovviamente, del libro, si rivolge a Giacomo Leopardi, un poeta spesso visto come noioso, pesante che, invece, secondo lui, aveva una forza interiore fortissimi e, scrivendogli si racconta e ci dà suggerimenti su come tutti dovremmo vivere prendendo spunti dai trascorsi del famoso autore.
Dovevo leggere questo libro da tantissimo ma era sempre non disponibile e, appena l'ho trovato, l'ho preso. Dell'autore ho già letto un paio di libri che non mi hanno mai delusa, ma anzi sorpresa, quindi anche per questo avevo alte aspettative. Quando l'ho cominciato, però, mi sono resa conto che non era affatto come credevo; mi immaginavo un romanzo, invece ho dovuto constatare che si trattasse di una conversazione tra l'autore e il poeta.
D'Avenia, infatti, si rivolge a Leopardi attraverso delle lettere e immaginando delle risposte prendendo opere e vicende di vita di Leopardi stesso.
L'autore del libro si racconta, parla di ciò che gli accade giorno dopo giorno, lasciando a tante riflessioni sulla vita e facendoci comprendere tanti aspetti di Leopardi che non conoscevamo, stravolgendo un po' la nostra idea su quest'ultimo. Ci dà informazioni nuove e spunti su cui riflettere e, attraverso i suoi pensieri, ci fa vedere un Leopardi speranzoso, amante delle piccole cose, dello stupirsi di fronte la natura, del trovare belle le cose, del cercare la bellezza in tutto, perchè la vita senza bellezza, non ha senso di essere vissuta. Personalmente, ho cambiato un po' il mio punto di vista nei confronti del poeta. Se prima lo vedevo solo come un "pessimista cronico", ora mi ci rivedo molto, sia per il suo essere malinconico, sia per il suo voler stupirsi per ogni cosa.
Quindi, almeno con me, Alessandro D'Avenia è riuscito nell'intento.


La mia votazione: 
 Bello!




Ok! Anche per oggi è tutto e sono contenta di aver parlato di questo libro! L'ho trovato davvero bello e, come al solito, l'autore non mi ha per niente delusa, anzi! Prima o poi arriverò a leggere tutti i suoi libri perchè penso che abbia davvero qualcosa di speciale e sarebbe bello poterlo incontrare! Comunque, lasciando da parte questo, voi conoscevate questo libro? E' molto probabile che questa domanda sia stupida, però mi piacerebbe sapere se l'avete letto o se pensate di farlo prima o poi! So che il tema del libro potrebbe non attirare tutti, ma per me ne vale proprio la pena! E' davvero bello! :3 Anyway, ora smetto di blaterare e vi saluto, invitandovi a passare domani, se vi va ^_^
Buona serata!
Ika.

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