Review of the Week #264 La taverna del Doge Loredan - Alberto Ongaro
Buon pomeriggio a tutti! Come state?
Ovviamente spero che vada tutto bene! Avete letto il post di ieri? Mi spiace che nessuno ha commentato, forse mi ritenevo abbastanza "importante" e ho capito di non esserlo, invece xD Ma va bene così! Cosa dirvi? Oggi è l'ultimo sabato di libertà ma non ho idea di cosa farò, in realtà xD Sicuramente qualcosa farò, che sia leggere, guardare serie o uscire! Ma dai!? xD Non si può mica stare sul letto a non fare nulla ù.ù Ora vi lascio al post :3
Titolo La taverna del Doge Loredan
Autore Alberto Ongaro
Prezzo € 10,00
Dati 9 ottobre 2007; 285 p., Brossura
Editore Piemme
ISBN 9788838473401
A Venezia, in un'antica palazzina, Schultz, editore e tipografo di discreta fama locale, è intento alla ricerca di un manoscritto scomparso, finito chissà come in cima a un armadio. Ma tra polvere e vecchie lettere, ecco emergere un libro misterioso, privo di titolo e nome dell'autore. Gli basta dare un'occhiata alle pagine scure e ammuffite per essere trascinato in un mondo antico, fatto di intrighi, duelli, amori e tradimenti. La storia che si snoda davanti ai suoi occhi è ambientata a Londra quasi due secoli addietro e ha per protagonista Jacob Flint, un giovane gentiluomo inglese con la passione per le mogli altrui. Tuttavia Schultz vi avverte inquietanti analogie con la propria vita, come se il testo scritto tanto tempo prima parlasse di lui.
Bene! Questo è tutto per la recensione! Cosa ne dite? Conoscevate questo libro? Personalmente io no, e non penso nemmeno sia così tanto famoso, quindi non credo che voi lo conosceste! ù.ù Magari sbaglio eh, perchè voi siete molto più avanti di me in questo ambito, quindi fatemi sapere! Mi spiace, però, da un lato di presentarvi quasi sempre solo libri poco reperibili o "vecchi", ma sono quelli che leggo sul serio e cambiare questo mio lato proprio non mi va!
Insomma, faccio quello che mi sento di fare, ciò che mi fa stare bene!
Dopo ciò, vi saluto e vi invito a passare domani, se vi va :3
Buona serata!
Ika.
Ovviamente spero che vada tutto bene! Avete letto il post di ieri? Mi spiace che nessuno ha commentato, forse mi ritenevo abbastanza "importante" e ho capito di non esserlo, invece xD Ma va bene così! Cosa dirvi? Oggi è l'ultimo sabato di libertà ma non ho idea di cosa farò, in realtà xD Sicuramente qualcosa farò, che sia leggere, guardare serie o uscire! Ma dai!? xD Non si può mica stare sul letto a non fare nulla ù.ù Ora vi lascio al post :3
Review of the week è una rubrica a cadenza settimanale, postata solitamente il sabato, nella quale si recensisce un determinato libro letto in precedenza, con annessa votazione.
Questa settimana: La taverna del Doge Loredan di Alberto Ongaro
Titolo La taverna del Doge Loredan
Autore Alberto Ongaro
Prezzo € 10,00
Dati 9 ottobre 2007; 285 p., Brossura
Editore Piemme
ISBN 9788838473401
A Venezia, in un'antica palazzina, Schultz, editore e tipografo di discreta fama locale, è intento alla ricerca di un manoscritto scomparso, finito chissà come in cima a un armadio. Ma tra polvere e vecchie lettere, ecco emergere un libro misterioso, privo di titolo e nome dell'autore. Gli basta dare un'occhiata alle pagine scure e ammuffite per essere trascinato in un mondo antico, fatto di intrighi, duelli, amori e tradimenti. La storia che si snoda davanti ai suoi occhi è ambientata a Londra quasi due secoli addietro e ha per protagonista Jacob Flint, un giovane gentiluomo inglese con la passione per le mogli altrui. Tuttavia Schultz vi avverte inquietanti analogie con la propria vita, come se il testo scritto tanto tempo prima parlasse di lui.
La mia recensione:
Schultz è un editore alla ricerca di un manoscritto perduta. Alla fine, trova un libro, non quello che cercava, ma che lo attrae moltissimo pur non sapendo nome o autore. E, addentrandosi nelle pagine scritte molti anni prima, gli fa pensare che questa storia ha tanti elementi in comune con la sua vita, come se parlasse di lui...
Ho letto anche un altro libro dell'autore che non mi aveva colpito granchè, ma che comunque aveva una trama interessante, un po' come questo. E anche la trama in è simile; si tratta sempre di un qualcuno che si ritrova nella storia che sta leggendo. Non so se per ogni libro sia così, però la cosa non mi ha fatto troppo piacere.
Insomma, in linee molto generali, alcuni elementi sono tanto simili.
Il protagonista, per l'appunto, è Schultz che ha un amico fidato, un padre con cui non va troppo d'accordo e un lavoro che, tutto sommato, gli interessa. Quando trova un libro senza titolo nè autore ne sembra totalmente attratto e comincia a leggerlo lasciando spazio solo a qualche riflessione e vicenda che intervallano questa sua lettura. Fin da subito, gli appare molto simile alla sua vita, trova tanti parallelismi e la cosa lo comincia a preoccupare, soprattutto quando le sorti del suo personaggio non sono le più rosee. Eppure nessuno gli crede, anche se lui è totalmente convinto di tutto ciò,
Non ho trovato i personaggi del tutto approfonditi, non possiamo dire di conoscerli, a fine libro, ed è una cosa, in generale, a cui io, invece, tengo molto.
Inoltre, le vicende sono spiegate bene, con un linguaggio abbastanza semplice che, ovviamente, cambia a seconda del contesto. Quando è Schultz a parlare è molto più scorrevole rispetto a quando affronta la lettura del libro.
Ma, sebbene sia scritto bene, non c'è una spiegazione a tutto ciò che accade e il finale non è chiarissimo. O, almeno, io non ho afferrato il tutto.
Per cui, il libro è interessante, ma non del tutto.
La mia votazione:
Ho letto anche un altro libro dell'autore che non mi aveva colpito granchè, ma che comunque aveva una trama interessante, un po' come questo. E anche la trama in è simile; si tratta sempre di un qualcuno che si ritrova nella storia che sta leggendo. Non so se per ogni libro sia così, però la cosa non mi ha fatto troppo piacere.
Insomma, in linee molto generali, alcuni elementi sono tanto simili.
Il protagonista, per l'appunto, è Schultz che ha un amico fidato, un padre con cui non va troppo d'accordo e un lavoro che, tutto sommato, gli interessa. Quando trova un libro senza titolo nè autore ne sembra totalmente attratto e comincia a leggerlo lasciando spazio solo a qualche riflessione e vicenda che intervallano questa sua lettura. Fin da subito, gli appare molto simile alla sua vita, trova tanti parallelismi e la cosa lo comincia a preoccupare, soprattutto quando le sorti del suo personaggio non sono le più rosee. Eppure nessuno gli crede, anche se lui è totalmente convinto di tutto ciò,
Non ho trovato i personaggi del tutto approfonditi, non possiamo dire di conoscerli, a fine libro, ed è una cosa, in generale, a cui io, invece, tengo molto.
Inoltre, le vicende sono spiegate bene, con un linguaggio abbastanza semplice che, ovviamente, cambia a seconda del contesto. Quando è Schultz a parlare è molto più scorrevole rispetto a quando affronta la lettura del libro.
Ma, sebbene sia scritto bene, non c'è una spiegazione a tutto ciò che accade e il finale non è chiarissimo. O, almeno, io non ho afferrato il tutto.
Per cui, il libro è interessante, ma non del tutto.
La mia votazione:
Bene! Questo è tutto per la recensione! Cosa ne dite? Conoscevate questo libro? Personalmente io no, e non penso nemmeno sia così tanto famoso, quindi non credo che voi lo conosceste! ù.ù Magari sbaglio eh, perchè voi siete molto più avanti di me in questo ambito, quindi fatemi sapere! Mi spiace, però, da un lato di presentarvi quasi sempre solo libri poco reperibili o "vecchi", ma sono quelli che leggo sul serio e cambiare questo mio lato proprio non mi va!
Insomma, faccio quello che mi sento di fare, ciò che mi fa stare bene!
Dopo ciò, vi saluto e vi invito a passare domani, se vi va :3
Buona serata!
Ika.
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