Review of the Week #278 Jarhead - Anthony Swofford

Buon pomeriggio e buon sabato a tutti! Come state?
Io, se tutto va secondo i piani (perchè quando si tratta di queste cose, non ci credo mai fino in fondo), dovrei essere arrivata in Toscana a casa di mia zia per passare la Pasqua con loro e con la mia famiglia! E' da tantissimo ormai che non passiamo qualche festività del genere insieme, per questo non voglio crederci del tutto! So anche se non andrà secondo le mie aspettative, ma questo è un altro discorso! Voi che state facendo? Vi lascio al post :3


Review of the week è una rubrica a cadenza settimanale, postata solitamente il sabato, nella quale si recensisce un determinato libro letto in precedenza, con annessa votazione.

Questa settimana: Jarhead di Anthony Swofford





Titolo Jarhead. Un marine racconta la guerra del Golfo e altre battaglie
Autore Anthony Swofford
Dati 2 aprile 2003; 303 pp.; Copertina rigida
Editore Rizzoli
ISBN 978-8817854986
Il giorno in cui le truppe di Saddam Hussein invadono il Kuwait, il plotone di marine a cui appartiene il caporale Anthony Swofford viene messo in allerta nella base di Twentynine Palms. deserto del Mojave. California. In Arabia Saudita, per prepararsi all'operazione Desert Storm. Swofford vive per sei mesi nella sabbia mentre a casa la fidanzata lo tradisce, viene sopraffatto dalla noia e dalla paura, pensa al suicidio. In questo libro racconta tutto ciò che ha visto, intrecciando alle esperienze della guerra del Golfo i flashback sul feroce addestramento dei marine e sulle altre battaglie della sua vita, con le ragazze e con i familiari.


La mia recensione:
Anthony Swofford è un marine che si arruola per seguire le orme del padre. In questo libro seguiamo le sue vicende fino a quando deciderà di lasciare il corpo dei marine in quanto non si sentirà adatto a proseguire con quest'esperienza e perchè avrà trovato in lui un grande cambiamento.
Ho conosciuto questo libro, sinceramente, grazie al film con protagonista Jake Gyllenhaal che avevo visto anni prima. Ero molto curiosa perchè il libro è abbastanza particolare e veritiero, per cui volevo vedere se questa verità si celasse anche nel libro.
Il libro comincia con il protagonista, nonchè scrittore del volume stesso, che ci racconta dei suoi trascorsi, della sua volontà di arruolarsi nei marini, delle motivazioni e di tutto il contorno che fa parte della sua vita. Ci viene quindi narrato il suo addestramento, e tutto ciò che ne deriva come
amanti, mariti traditi, amicizie nate, paure, ansie, passatempi e tutto ciò che sicuramente accade quando si è un militare, specialmente un marine. Poi è il momento della guerra, e di molta più paura di prima, il momento della gloria, pur non sentendosi, il protagonista, così meritevole. Non posso dire altro, perchè il libro è semplicemente questo.
Il racconto di un'esperienza dura di vita, che ti cambia, ti fa crescere e che rimane impressa per sempre fin dentro le ossa. Non sono rimasta sorpresa da questo libro perchè è tutto ciò che mi aspettavo, a parte qualche scena davvero cruda, qualche avvenimento che fa davvero riflettere e capire la difficoltà di questo tipo di vita.
Il modo di scrivere è in prima persona, ovviamente, ed è adatto a ciò che si sta raccontando, quindi nudo e crudo, senza nessun fronzolo. Non so se questo libro possa piacere a tutti, ma è sicuramente interessante per capire tante dinamiche altrimenti sconosciute.


La mia votazione: 
 Carino!




Perfetto! Questo è il mio pensiero riguardo questo libro! So che molto probabilmente non sarà di interesse per molti di voi, eppure credo che ogni tanto sia bello e interessante spaziare per i generi e per tutti i mondi che esistono nei libri! E' utile per acculturarsi, per addentrarsi in qualcosa di diverso dal solito, di uscire dalla comfort zone! E non dico che dobbiate leggere questo libro, ma spero che anche voi abbiate la mente aperta per quanto riguarda le letture! Perciò, se volete, fatemi sapere le vostre opinioni al riguardo! :D
Altrimenti, come sempre, vi invito a passare domani! :D
Buona serata!
Ika.

Commenti

  1. Hai ragione, uscire dalla propria "comfort zone" a volte è più che necessario ☻

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