Review of the Week #151 Lo Hobbit - John R. R. Tolkien

Buon pomeriggio e buon sabato! Come state?
Spero vada tutto bene :3 Anyway, vi sto scrivendo all'ora di pranzo (in casa mia, non in casa degli altri perchè sono circa le 12.30 xD) e sono super affamata! Ormai non riesco più a saziarmi -.- Sono un casino, lo so! Ma che posso farci? Sono pessima ù.ù Forse devo smettere la dieta perchè ormai il mio corpo ha bisogno di più cibo! Sì, sono tornata nuovamente a parlare di dieta e la cosa non mi piace ù.ù Cosa farete di bello oggi? Io come sempre pizza! Ormai è tradizione e credo che a mia madre piaccia proprio cucinarla! Detto questo mi piacerebbe sapere i vostri programmi :3 Ora vi lascio al post^^



Review of the Week è una rubrica a cadenza settimanale, postata solitamente il sabato, nella quale si recensisce un determinato libro letto in precedenza, con annessa votazione.

Questa settimana: Lo Hobbit di John R. R. Tolkien





Titolo Lo Hobbit
Autore Tolkien John R. R.
Prezzo       € 11,00
Dati 2012, VII-410 p., ill., brossura
Traduttore Ciuferri C.; Paron P.
Editore Bompiani  (collana I grandi tascabili)
Pubblicato per la prima volta nel 1937, Lo Hobbit è per i lettori di tutto il mondo il primo capitolo del Signore degli Anelli, uno dei massimi cicli narrativi del XX secolo. Protagonisti della vicenda sono, per l'appunto, gli hobbit, piccoli esseri "dolci come il miele e resistenti come le radici di alberi secolari", che vivono con semplicità e saggezza in un idillico scenario di campagna: la Contea. La placida esistenza degli hobbit viene turbata quando il mago Gandalf e tredici nani si presentano alla porta dell'ignaro Bilbo Baggins e lo trascinano in una pericolosa avventura. Lo scopo è la riconquista di un leggendario tesoro, custodito da Smaug, un grande e temibile drago. Bilbo, riluttante, si imbarca nell'impresa, inconsapevole che lungo il cammino s'imbatterà in una strana creatura di nome Gollum. Questa edizione vede la nuova traduzione della Società Tolkieniana Italiana, e le splendide illustrazioni di Alan Lee.



La mia recensione:
Bilbo Baggings è uno hobbit, un essere più piccolo degli uomini, da non confondere, però, con gnomi e nani. 
La sua vita scorre tranquilla finchè, sulla soglia della sua casa, si presenta un anziano, che dice di chiamarsi Gandalf e che lo porterà con sè e con tanti altri piccoli aiutanti in un'avventura magica, pericolosa che cambierà il suo modo di essere.
Volevo iniziare questa serie da non so quanto tempo, ormai. Sono lieta di averlo finalmente fatto!
Sinceramente non sapevo bene cosa aspettarmi. Avevo in me sensazioni contrastanti.
La storia comincia presentandoci proprio il personaggio di Bilbo e ciò avviene attraverso un discorso in terza persona e con un linguaggio abbastanza semplice, probabilmente perchè rivolto ai giovani lettori, tutto comincia con semplicità, niente ci fa presagire tutto ciò che accadrà, tutte le avventure che questo hobbit vivrà. Non mancano di certo le descrizioni, anzi, il libro ne è ricco come ogni fantasy che si rispetti, almeno secondo me. In realtà, non ho tante parole da spendere su questa storia, non perchè non meriti o simili, ma perchè penso che tutto quello che ho da dire sia trito e ritrito, oltre ad averlo letto già milioni di volte.
Ma, comunque ormai siamo qui.
Come ho già detto, il modo in cui le vicende ci vengono raccontate, è funzionale in modo che tutto scorra al meglio. I personaggi sono caratterizzati ma non troppo. Essendo rivolto ai giovani, ci son chiacchiere superflue, se non su Bilbo, che conosciamo meglio degli altri. Bilbo, come già detto, è uno hobbit, un esserino, cioè più piccolo di un uomo. Gli hobbit, proprio per nomina, hanno come caratteristica quella di voler sempre mangiare, i pasti sono numerosi rispetto a quelli umani e Bilbo non è da meno. Ama mangiare e ama i momenti che si prende per farlo, che non sono affatto pochi. E' una persona che ama i suoi ritmi, la sua routine e vuole rispettarla. Non è molto di compagnia forse perchè non è abituato a condividere del tempo con altri esseri. Ma, quello che gli accadrà, lo farà cambiare ai suoi occhi, ma soprattutto davanti gli occhi degli altri abitanti, chiusi nelle loro convinzioni. 
Di tutto ciò ho apprezzato i personaggi, per la loro varietà (ci sono nani, elfi, draghi, maghi...) ma anche per come vengono presentati. Le ambientazioni e le vicende sono carine, seppur non mi abbiano stupita. 
Per concludere, questo libro mi è piaciuto, questo non lo nego, come non metto in dubbio che sia un buon libro, eppure non è stato in grado di colpirmi quanto speravo, perchè per molto è considerato quasi un capolavoro, per me è semplicemente un buon romanzo, con tutto il rispetto.



La mia votazione: 
 Interessante!





Perfetto, anche per oggi è tutto! Sono contenta di aver letto finalmente questo libro! Non ho mai visto il film, proprio perchè prima volevo leggere la storia! Forse non si è rivelata all'altezza delle mie aspettative, ma sono stata davvero felice di averlo finalmente tra le mie mani! Non chiedo se lo conoscete, perchè dubito che qualcuno che gira per i blog di libri non lo conosca, ma sono curiosa di sapere se lo avete letto o se pensate non possa proprio piacervi! Inoltre, se aveste affrontato questa lettura, come l'avete trovata? Vi ha dato qualcosa o ne siete rimasti delusi? Siete felici di averlo letto? Fatemi sapere con un commentino, se vi va :3 Ora vi saluto e vi invito a tornare domani! :D
Ika.

Commenti

  1. L'ho letto e mi era piaciuto, anche se ho trovato che le vicende più importanti venissero tralasciate (come il ritrovamento dell'anello).
    Poi ho visto i film e mi sono innamorata.

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    Risposte
    1. Ciao Alexis! Eh anch'io dovrei proprio guardarli... devono essere proprio belli!

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