REVIEW OF THE WEEK #342 Diario di Anne Frank

Buon pomeriggio e buon sabato! Tutto bene?

Il giorno della memoria si sta avvicinando per cui ho pensato di condividere con voi il mio pensiero riguardo uno dei libri più "iconici" che descrivono al meglio questo momento così buio. Spero che apprezziate il mio pensiero, aspetto i vostri pareri. Buon week end e buona lettura!


Review of the week è una rubrica a cadenza più o meno settimanale, postata solitamente il sabato, nella quale si recensisce un determinato libro letto in precedenza, con annessa votazione.


Titolo Diario 

Autore Anne Frank 

Prezzo 12,34 €

Dati Copertina flessibile

ISBN 978-8806219284

Il "Diario" della ragazzina ebrea che a tredici anni racconta gli orrori del Nazismo torna in una nuova edizione integrale, curata da Otto Frank e Mirjam Pressler, e nella versione italiana da Frediano Sessi, con la traduzione di Laura Pignatti e la prefazione dell'edizione del 1964 di Natalia Ginzburg. Frediano Sessi ricostruisce in appendice gli ultimi mesi della vita di Anna e della sorella Margot, sulla base delle testimonianze e documenti raccolti in questi anni.


La mia recensione:

Scrivere la trama di questo libro è un po' inutile, penso lo conosciate tutti eppure volevo parlarne, perché forse non se ne parla mai abbastanza. Anna Frank è una ragazzina ebrea che vive ad Amsterdam e che si vede togliere piano piano tutte le libertà che per noi sono scontate. Non può entrare in determinati luoghi, non può prendere i mezzi pubblici, non può frequentare la stessa scuola delle altre persone fino ad arrivare al non poter proprio più uscire per non rischiare la vita. Anna è una ragazzina solare, positiva che non si lascia abbattere da tutto ciò che le sta capitando attorno ma anzi, riesce comunque a trovare il lato bello, riesce a vivere le sue emozioni e le sue prime esperienze come ragazzina e poi adolescente.
La sua storia ci viene raccontata attraverso le pagine del suo diario, un diario scritto abbastanza bene, un diario sincero, vero e crudo, a volte. Riusciamo a capire, attraverso le sue parole, la miseria e la difficoltà della sua vita ma non solo; Anna cresce giorno dopo giorno diventando una donna con le proprio idee e speranze. Infatti, per quanto questo diario sia "datato", il pensiero della giovane protagonista è attuale e ciò fa capire quanto sia arretrato anche il modo di pensare di oggi. 

"Anche le donne dovrebbero essere rispettate! In generale, gli uomini sono molto stimati in ogni parte del mondo, quindi perché non dovrebbero esserlo anche le donne? Soldati ed eroi di guerra sono onorati e commemorati, agli esploratori è garantita fama imperitura, i martiri sono riveriti, ma quanti considerano anche le donne come combattenti? Le donne, che lottano e soffrono per assicurare la sopravvivenza della razza umana, sono soldati molto più forti e coraggiosi di tutti quegli eroi che lottano per la libertà messi insieme!"

Inoltre, pur essendo Anna rinchiusa e impossibilitata a vivere la vita come ogni essere vivente meriterebbe e dovrebbe, riesce ad essere sempre positiva, a vedere il buono nell'essere umano e nella vita, lei che avrebbe tutti i motivi per non farlo. 

È davvero meraviglioso che io non abbia lasciato perdere tutti i miei ideali perché sembrano assurdi e impossibili da realizzare. Eppure me li tengo stretti perché, malgrado tutto, credo ancora che la gente sia veramente buona di cuore. Semplicemente non posso fondare le mie speranze sulla confusione, sulla miseria e sulla morte. Vedo il mondo che si trasforma gradualmente in una terra inospitale; sento avvicinarsi il tuono che distruggerà anche noi; posso percepire le sofferenze di milioni di persone; ma, se guardo il cielo lassù, penso che tutto tornerà al suo posto, che anche questa crudeltà avrà fine e che ritorneranno la pace e la tranquillità.

Questo diario, almeno secondo me, andrebbe letto una volta nella vita. Ho letto pareri molto discordanti, persone che l'hanno trovato noioso, ma come può essere noioso un libro del genere? Sono in totale disaccordo. 
Inoltre penso anche che sia scritto molto bene e sono sicura che Anna avrebbe avuto una carriera da scrittrice, magari in paradiso ora starà scrivendo tutte le cose che le stanno accadendo. E, però questo, sono curiosissima di leggere i racconti che ha scritto durante la prigionia. 
Per concludere, quindi, vi consiglio di leggere questo libro perché merita una possibilità, merita di esser letto per capire quanto era difficile vivere in quel modo, quanto siamo fortunati ad avere la nostra libertà e quanto nessuno di loro meritasse ciò che hanno dovuto subire.


La mia votazione: 


Ok! Per questo post è tutto! Sono molto contenta di avervi portato la recensione di questo libro! So che non è nulla di innovativo nè altro, ma ci tenevo perché secondo me non bisogna mai darlo per scontato. Fatemi sapere se lo avete letto e come lo avete trovato, se vi va! ^_^

Altrimenti, come sempre, vi invito a passare presto perché uscirà un nuovo post!

Ika.

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