SEGNALAZIONE: Come mollare tutto e diventare un pirata - Flavio Carlini e Danilo Puce
Buon pomeriggio e buon giovedì! Come state?
Per quanto mi riguarda, non vedo l'ora che arrivi domani per dichiarare finalmente terminata questa settimana! XD Sono un casino, lo so, ma il week end ormai è il mio momento preferito e, posso dire una cosa? Ora che sono sempre impegnata, lo apprezzo molto molto di più! Credo che sia anche normale, però, no? :) Ok, ora vi lascio al post, fatemi sapere i vostri programmi per il week end che sta arrivando! :D
Titolo Come mollare tutto e diventare un pirata
Autore Flavio Carlini e Danilo Puce
Editore: Libertalia.fm
Genere: Manuale satirico, divulgazione
ISBN 979-87-66376-54-5
Prezzo 13,40 €
Il libro nasce dall’esperienza del podcast “Radio Pirata” e trasforma la divulgazione storica e letteraria in una sarcastica guida alla via del filibustiere. Con un mix fra un manuale satirico e un saggio sui lupi di mare più importanti della storia e della finzione, imparerai come diventare un pirata libero e schifosamente ricco. Saprai, nel dettaglio, come assemblare una ciurma, come scampare alla forca e alle orribili pestilenze a bordo, come far incavolare almeno uno Stato europeo e anche come trovare un vero tesoro.
Un invito a scoprire la vita del pirata del ‘700 attraverso un approccio fresco e innovativo.
GLI AUTORI
FLAVIO CARLINI. Scrittore itinerante, consulente editoriale, videomaker e podcaster. Collabora con diverse realtà editoriali ed è autore di diversi romanzi tra cui “La corte dei miracoli” (Edizioni Haiku) e “Venti giornate al rogo” (Edizioni Efesto).
DANILO PUCE. Scrittore e host di podcast al limite della decenza. Credendosi divertente, ha anche calcato diversi palchi come stand-up comedian. Autore del romanzo "Il Club del Suicida" (Vertigo, 2020)
Da dove è nata la tua passione per la scrittura?
FLAVIO. Direi che è sempre esistita, non ricordo perfettamente la prima volta che ho iniziato ad abbozzare delle storie, scopiazzando da quello che leggevo da piccolo. Si tratta di una passione che è sempre andata di pari passo, come giusto che sia, con quella per la lettura, alimentata fin da tempi non sospetti da romanzi gialli e d’avventura.
DANILO. La mia passione per la scrittura è nata quando ero alle scuole elementari. In realtà è una traduzione pratica della mia capacità di inventare storie. Quindi la scrittura è una forma con cui do vita alle mie storie, ma la mia vera passione è proprio inventare trame e mondi.
Cosa ascolti mentre scrivi?
FLAVIO. Dipende da quello che scrivo. Cerco di andare nel mood giusto in base al tema e al genere con cui mi cimento. I cantautori italiani e internazionali sono perfetti per entrare nel mondo delle storie più intimiste e emotive, ma anche per il noir, soprattutto se penso a Leonard Cohen. Vangelis è per ovvie ragioni perfetto quando scrivo di fantascienza, qualche soundtrack ad hoc è invece l’ideale per accompagnare le storie di pirati.
DANILO. La musica per me è fondamentale, sia quando scrivo che quando lavoro. Il brano o il genere musicale che ascolto quando scrivo è proprio quello che può aiutarmi a immergere nell’atmosfera, nell’ambiente della scena che sto scrivendo.
Quanto di te metti nelle tue opere?
FLAVIO. Domanda classica, risposta forse banale: inevitabilmente c’è molto dell’autore in quello che scrive. Questo è inevitabile perché la scrittura passa sempre e comunque per l’esperienza umana, emotiva, o estetica di chi scrive, anche quando l’autore non è consapevole.
DANILO. Moltissimo, di me e di quello che ho intorno, mi lascio ispirare moltissimo dall’umanità che mi circonda.
Il genere che preferisci scrivere?
FLAVIO. Se parliamo di fiction, mi è capitato di scrivere vari generi, dal racconto thriller, al romanzo di fantascienza, al racconto storico. Ad ogni modo, qualsiasi cosa scriva, ci va sempre a finire il noir di mezzo. Credo sia imprescindibile per il mio stile.
DANILO. Adoro autori come Welsh o Ellis e credo che bene o male mi trovi a scrivere storie simili alle loro, molto urbane, molto intense, molto umane.
Il libro che ti ha dato coraggio per buttarti nel mondo della scrittura.
FLAVIO. Non posso dare “la colpa” a un libro in particolare, a qualche autore, invece, sì: Herman Melville, Robert L. Stevenson, Agatha Christie e Stephen King.
DANILO. Come dicevo, non potevo fare a meno di scrivere. Non è stato un libro a ispirarmi. La mia voglia di raccontare storie nasce da un istinto, da una capacità innate. Scrivere è anzi spesso faticoso, logorante. Si tratta di un lavoro complesso e per il quale servono tantissime energie. Non lo faccio per piacere, lo faccio perché non ho scelta. Devo dare vita alle storie che mi capitano in testa.
Cosa preferisci: discorso diretto, indiretto, entrambi?
FLAVIO. Dipende da tante cose come stile, genere, atmosfera, destinazione. In linea di massima il discorso diretto è uno strumento efficace per aumentare il ritmo del racconto, ma deve essere realizzato con cognizione di causa.
DANILO. Adoro moltissimo i dialoghi diretti, avendo anche esperienza di sceneggiatore di fumetti e di drammaturgo.
Cosa ti aiuta quando ti blocchi con la scrittura?
FLAVIO. Non ho mai veri e propri “blocchi”. Ho da sempre un approccio professionale alla scrittura, è questo il metodo migliore per evitare o affrontare i blocchi creativi.
DANILO. Raro che io abbia blocchi creativi. È più facile che abbia altri tipi di blocchi, ovvero che mi manchi la volontà di mettermi lì alla scrivania e scrivere, scrivere. Come dicevo è un lavoro sempre molto faticoso. Ma il blocco da pagina bianca, il non saper cosa scrivere non mi è mai capitato.
Hai una beta reader per le tue storie?
FLAVIO. Sì, ne ho alcuni. Amici autori di cui rispetto molto sia la scrittura che le opinioni.
DANILO. Sì, non fisso ma mi appoggio spesso a persone che mi aiutino dandomi opinioni e feedback. Spesso mando stralci di quello che scrivo su Whatsapp a persone di cui mi fido direttamente dopo aver scritto.
Il primo libro letto?
FLAVIO. Ho una memoria orribile (non è il titolo di un libro).
DANILO. Una versione per bambini de L’isola del tesoro.
Il tuo libro preferito?
FLAVIO. Non ne ho solo uno, e non mi fare il caso di fare elenchi potenzialmente interminabili. Posso citare qualche autore: Hemingway, London, Fante, Chandler, Dick, Buzzati… ma anche questo elenco è tutt’altro che esaustivo.
DANILO. Per ragioni sentimentali, storiche e personali, direi Il giovane Holden.
Ok! Per questo post è tutto! Spero, al solito, di avervi fatto conoscere qualcosa di nuovo e che possa piacervi! Per quanto riguarda me, forse è un po' lontano da quella che sono io, ma sono ugualmente contenta di portare contenuti vari perchè non siamo tutti uguali e non ci piacciono le stesse cose! Perciò se volete, ditemi cosa ne pensate, sarò pronta e lieta di rispondervi!
Detto questo vi saluto e vi invito a passare presto per un nuovo post! ^^
Buona serata!
Ika.
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