REVIEW OF THE WEEK #323 Sia fatta la tua volontà - Stefano Baldi

Buon pomeriggio e buon sabato, come state?

Io sto totalmente litigando con questo computer, oggi non riusciva nemmeno ad aprire il browser di internet, figuriamoci... Non vedo davvero l'ora di trovarmi un lavoretto in modo da potermi comprare un pc come si deve perchè scrivere con questo sta diventando una faticaccia! Però io non vi mollo e sto cercando di essere attiva il più possibile! Ora vi lascio al post, sperando che vi faccia compagnia :3


Review of the week è una rubrica a cadenza più o meno settimanale, postata solitamente il sabato, nella quale si recensisce un determinato libro letto in precedenza, con annessa votazione.

Titolo Sia fatta la tua volontà
Autore Stefano Baldi
Prezzo € 5,90
Dati  2 gennaio 2014; 382 p., Rilegato
Editore Newton Compton Editori
ISBN 9788854160491

Luca Lazzarini detto Lazzaro ha ventisei anni, un'auto a metano e un sacco di problemi. Vive in un paesino sprofondato nella bassa padana, è ancora vergine, certo non bello e di una timidezza patologica. Vivacchia Luca, lavora a testa bassa per dimenticare i suoi insuccessi, non riesce a farsi valere neppure sul lavoro e le sue serate sono fatte di pochi amici fidati e qualche partitella a carte con i vecchietti del circolo Arci. Un fratello ritardato di cui vergognarsi e una madre che ancora non gli ha perdonato di essersene andato di casa completano il quadro. Ma di tempo Luca non ne ha più. Una brutta tosse trascurata, lunghe analisi mediche e una diagnosi che non lascia scampo. Insieme all'angoscia e alla paura arriva, però, anche la fede e ha la voce di Don Edoardo, il sacerdote degli anni del catechismo, perso di vista da anni. Ed è questo incontro a far nascere in Lazzaro il desiderio di voler dare un senso al tempo che gli rimane. E così, anche l'incontro con Anna, prostituta dal viso bellissimo e dall'atroce passato, riesce a fargli superare definitivamente la paura di vivere e di morire.


La mia recensione:

Luca è un ragazzo di 26 anni che fa un lavoro che non lo aggrada poi tanto, una vecchia macchina e non ha mai avuto davvero una ragazza; in pratica fa scorrere la sua vita senza viverla mai davvero. Questo suo modo di vivere cambia quando capisce che di tempo non ne ha poi così tanto, quando capisce che la vita non è eterna e che bisognerebbe vivere oggi senza pensare a ieri o a domani. Da questo momento qualcosa scatta in lui e si avvicina a un parroco che "frequentava" da piccolo e ad una ragazza che sta lottando per scappare dalla sua vita, cosa he lo aiuterà a non avere più paura della vita e della morte.

Ho trovato questo libro in un bookcrossing e quando ho letto la trama, sebbene da un lato mi impaurisse per via dell'affrontare determinati argomenti, dall'altro mi incuriosiva perchè mi piace andare a fondo nelle storie e nelle viste delle persone. Come ho già scritto nella prima parte di questo mio pensiero, in questa storia troviamo Luca Lazzarini, da tutti chiamato Lazzaro. Il giovane ventiseienne porta avanti la sua vita come se fosse un obbligo, non fa mai nulla di eccitante, non brilla a lavoro, non ha particolari interessi, non ha mai amato qualcuno; e questa vita non gli dispiace anzi, cerca di mantenerla quanto più possibile in questo modo, inventando scuse per non uscire. Dopo varie vicissitudini, però, Lazzaro scopre di avere poco tempo ancora per vivere e solo in questo momento capisce che non ha mai vissuto, che non lascerà nulla una volta che se ne sarà andato e che non è pronto a morire perchè è come se non avesse usato il dopo che gli è stato fatto, quello della vita. E' strano parlare di qualcuno che somiglia tanto a me; sono una persona estremamente timida e insicura che non ama i cambiamenti, non ama buttarsi nelle cose ma preferisce rimanere nella sua comfort zone anche se si lamenta sempre dell'inutilità della propria vita. Ecco, mi sono trovata così tanto vicina alla storia di Luca che, leggendolo, mi sono spaventata. Se tutto ciò capitasse a me? Cosa farei? E non sapete che angoscia che mi è venuta! Perchè? Perchè questo libro mi ha aperto gli occhi. Ho capito che non devo avere paura della ita, che la vita va presa a morsi perchè oggi sono qui ma domani chi lo sa, che devo fare ciò che mi piace senza se e senza ma. Non devo tarparmi le ali da sola e non devo pensare troppo al giudizio altrui. Però capisco che dovevo parlare del libro e non di me. Io non vi dirò cosa troverete in questa storia, non vi farò spoiler (anche se, tanto, di spoiler non c'è poi molto da fare) nè vi dirò cosa succederà, perchè credo che vada letta anche solo per l'autore stesso, scomparso poco dopo la pubblicazione per lo stesso male che ha colpito Lazzaro. 

Vi consiglio questa lettura perchè sa di vero, non ha uno stile letterario, è vero, ma riesce comunque a colpirti perchè si sente che la sofferenza e la voglia di vita del protagonista è lì e si può toccare.Cechiamo davvero di prendere spunto da queste storie e di capire che dobbiamo vivere, dobbiamo fare quello che ci piace senza farci problemi, perchè la vita è una e va vissuta in pieno.



La mia votazione 




Ok! Per questo post è tutto! So che questa recensione è un po' diversa dal solito perchè non ho parlato di stile, di modo di scrittura, ma penso che vada letto con un'altra ottica, penso che vada fatto per quello che, uno spaccato di vita vera, perchè io all'interno questo ci ho trovato, verità. Fatemi sapere se conoscete questo libro, se può fare al caso vostro e se lo avete letto! Io sono qui, pronta e felice di leggervi!

Buona serata!

Ika.

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