#9 CHI BEN COMINCIA! La casa tra i mondi - Marion Zimmer Bradley

Buon pomeriggio e buon venerdì! Tutto bene? :3
Oggi sta volgendo al termine una nuova settimana e, per quanto mi riguarda, non posso che esserne felice se questo significa l'avvicinarsi della tanto agognata (piccola) libertà che forse ci verrà data! Penso che oggi, oltre alle solite cose, metterò le mani in pasta per fare l'impasto della pizza per domenica e non so che altro avrà in mente di farmi fare mia madre xD Voi che programmi avete per questo week end? :3
Ora vi lascio al post sperando vi faccia compagnia! :3


Chi ben comincia è una rubrica a cadenza saltuaria ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri, e consiste nel condividere le prime righe o la prima pagina di un romanzo che si sta leggendo.

In questa puntata: La casa tra i mondi di Marion Zimmer Bradley






Marion Fenton cominciava a innervosirsi. La stanza era bianchissima e asettica come quella di un ospedale, e c'era un vago ma pungente odore di disinfettanti e medicinali. I preparativi erano snervanti. Cameron non si aspettava che fosse proprio così... la stanza candida e sterile, i camici bianchi, il letto alto e rigido da ospedale. Il dottor Garnock gli volgeva le spalle, e Fenton guardava con disagio verso la porta.
Avrebbe potuto alzarsi e andarsene in qualunque momento.Perchè diavolo mi sono ficcato in questa storia? 
Curiosità, si rispose. Curiosità, la solita vecchia storiaLa cosa gli era sembrava del tutto diversa quando Garnock gliene aveva parlato al piano di sotto, in quel vecchio e buio ufficio pigiato in un angolo della Smythe Hall, che, per il resto, era un edificio nuovo e quasi fastidiosamente luminoso. L'ufficio traboccava di libri e di riviste accatastate e le pareti erano coperte di grafici dall'aspetto intrigante. Anche Garnock gli era sembrato diverso allora, con la sua vecchia giacca di tweed aperta sul petto, la cravatta senza nodo, e una tazza di un orribile caffè ormai freddo dimenticata sul bordo della scrivania sommersa di carte. Poi l'accettazione suscitata dalle parole del professore aveva fatto dimenticare il caffè anche a Cameron Fenton.
"E' apparsa come una delle tante droghe allucinogene" gli aveva detto Garnock, indicando la rivista che teneva aperta sulle ginocchia. "L'abbiamo trovata per la prima volta su Psychedelic Review. C'era un articolo su alcuni ragazzi che avevano cominciato a farne uso; lo sai, no, che ogni volta che viene scoperta e proibita una sostanza psichedelica i ragazzi ne trovano subito una nuova. Alla fine ci siamo messi a sperimentarla. Ah, l'aspetto tecnico è spiegato tutto qui, se ti va di leggerlo. Insomma, si è rivelata la grande scoperta che aspettavamo tutti con ansia. L'abbiamo testata più e più volte, sottoponendola a rigidi controlli clinici; abbiamo perfino fatto quello che si voleva fare a Stanford, quando Uri Geller fu sottoposto a quegli esperimenti su cui si discusse per anni... Abbiamo chiamato un illusionista e abbiamo lasciato che esercitasse il suo influsso sui soggetti delle prove in modo che non sbagliassero i risultati."


Ok! Per questo post è tutto! :D Come vi sembra l'inizio di questo libro? Può interessarvi? Si tratta di una delle mie prossime letture e sinceramente io sono curiosissima  perchè non ancora mai letto qualcosa di quest'autrice! Se voi avete consigli su quali libri prendere in considerazione, lasciatemi pure un commento :3 Altrimenti, vi invito a passare al più presto, qualora vi andasse! :D
Buona serata!
Ika.

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