#9 Christmas in Wonderland! 4.0 LEGGENDE E FILASTROCCHE DEL NATALE!

Eccomi tornata! :D Allora cosa state facendo?
In realtà sembro molto eccitata, ma non lo sono per niente xD Purtroppo dovrò passare la serata con molte persone che sopporto davvero poco, che non mi piacciono, ma devo farlo per i miei genitori, e quindi niente, spero che io e mio fratello ci faremo compagnia a vicenda! xD In questo momento probabilmente starò ultimando le tartine per stasera... Sì, oggi tutto il giorno ai fornelli xD Ora vi lascio al post e vi auguro una buona serata! :D



Buona Vigilia! Per entrare nel pieno dell'atmosfera vi lascio ad un post ricco di racconti e leggende sul Natale! 

Cominciamo con un video! :D




Continuiamo con una storia... La leggenda del Panettone!

La leggenda del panettone

La leggenda del panettone ci porta alla corte di Ludovico il Moro: Signore di Milano.


È un giorno di festa, stanno per giungere numerosi invitati e tutto e pronto per ricevere gli ospiti. 
Nelle cucine c'è un grande andirivieni di cuochi, sguatteri, valletti... 
Il pranzo. ha inizio. 
Sulle tavole sontuosamente imbandite vengono servite le prime portate: carni arrostite, cacciagione, pollame, pasticci carichi di spezie... il tutto tra canti, risa, musiche, esibizioni di giocolieri. 
Nelle cucine, intanto, il capocuoco sta vivendo un piccolo dramma: il dolce, preparato con infinita cura, e riuscito male e se ne sta afflosciato su un grosso vassoio d argento. 
Nessuno sa come rimediare al «misfatto»! Solo uno sguattero, di nome Toni, non si perde d'animo: rimbocca le maniche e impasta in fretta e furia in un grosso recipiente un pane a base di farina, lievito, uova, burro, zucchero, frutta candita e spezie. 
Quando già sta per infornare il pane, scopre un barattolo pieno di uvetta e aggiunge anche quella all'impasto.
Mentre nelle sale vengono serviti gli ultimi piatti, il pane nel forno lievita lievita, prende un bel colore dorato e diffonde intorno un delizioso profumo.
Viene l'ora di servire il dolce. 
Lo sguattero, nascosto dietro un tendaggio, spia con ansia commensali. 
Dietro di lui, ancora più preoccupato, sta il capocuoco: se il dolce non avrà successo le conseguenze saranno disastrose! Ma il successo è unanime: i commensali chiedono a gran voce al padrone di casa di conoscere l'autore di quello straordinario grosso pane che mai nessuno prima ha gustato.
Lo sguattero, intimidito e confuso, viene sospinto nella sala e accolto con battimani.
Qual è il tuo nome? - gli chiede Ludovico il Moro.
Mi chiamo Toni - risponde il garzone arrossendo.
Nella confusione generale si sente distintamente una voce:
Chiameremo questo dolce il «pan del Toni»! 
E con questo nome - panettone - il dolce ha fatto il giro del mondo.



E ora passiamo a qualcosa di più inquietante... fantasmi!!




Per poi tornare ad altre leggende! :D

La leggenda dei Re Magi

Come giunse la lieta novella della natività di Gesù , i Re Magi si adunarono. E uno disse: - È nato un altro Re. Vogliamo andare a visitarlo?
Andiamo - risposero gli altri due. - Gli porteremo dei doni: mirra, oro, incenso.
Nel viaggio, i Re Magi discutevano molto animatamente, poiché non potevano ancora stabilire chi dovesse essere il primo ad offrire il dono a Gesù.
Primo voleva essere chi portava l'oro. 
E diceva: L'oro è più prezioso della mirra e dell'incenso; dunque io debbo essere il primo donatore.
Dopo lunghe discussioni gli altri due alla fine acconsentirono che il primo dono fosse l'oro.
Quando entrarono nella capanna, il primo a farsi innanzi fu dunque il Re con l'oro.
S'inginocchiò ai piedi del Bambino porgendogli il suo dono; e accanto a lui s'inginocchiarono gli altri due Magi che portavano in dono l'incenso e la mirra.
Gesù mise la piccoletta mano sul capo del Re che gli offerse l'oro quasi volesse abbassarne la superbia. Rifiutò l'oro: soltanto prese l'incenso e la mirra, dicendo: - L'oro non è per me




La Leggenda delle pigne 

Molto tempo fa tra le montagne di Hartz (Germania ) viveva una famiglia molto povera. Non avevano niente da mangiare e niente legna per riscaldarsi dal freddo dell' inverno. La madre decise di andare nella foresta per raccogliere delle pigne, alcune per accendere il fuoco e le altre per venderle e comprare un pò di cibo. Mentre raccoglieva le prime pigne improvvisamente la donna sentì una voce: " Perché rubi le pigne ? " accanto a lei c'era un elfo al quale la donna raccontò la sua triste storia. L'elfo con un sorriso le consigliò di entrare
nella seconda foresta. Lì le pigne erano molto più belle . Quando la donna raggiunse la foresta, visto che era molto stanca, si mise a sedere sul suo cestino per riposarsi un momento. D'un colpo gli caddero dozzine di pigne in testa. Le raccolse e si avviò verso casa. Mentre saliva i gradini di casa sua si accorse che le pigne si erano trasformate in pigne d'argento, la sua famiglia non avrebbe mai più sofferto la fame e il freddo. Da quel giorno tra le montagne di Hartz la gente tiene una piccola pigna d'argento in casa come porta fortuna.


Infine, vi voglio lasciare con una poesia di Gianni Rodari che ho trovato adorabile.



Il mago di Natale 
S’io fossi il mago di Natale
farei spuntare un albero di Natale
in ogni casa, in ogni appartamento
dalle piastrelle del pavimento,
ma non l’alberello finto,
di plastica, dipinto
che vendono adesso all’Upim:
un vero abete, un pino di montagna,
con un po’ di vento vero
impigliato tra i rami,
che mandi profumo di resina
in tutte le camere,
e sui rami i magici frutti: regali per tutti.
Poi con la mia bacchetta me ne andrei
a fare magie
per tutte le vie.
In via Nazionale
farei crescere un albero di Natale
carico di bambole
d’ogni qualità,
che chiudono gli occhi
e chiamano papà,
camminano da sole,
ballano il rock an’roll
e fanno le capriole.
Chi le vuole, le prende:
gratis, s’intende.
In piazza San Cosimato
faccio crescere l’albero
del cioccolato;
in via del Tritone
l’albero del panettone
in viale Buozzi
l’albero dei maritozzi,
e in largo di Santa Susanna
quello dei maritozzi con la panna.
Continuiamo la passeggiata?
La magia è appena cominciata:
dobbiamo scegliere il posto
all’albero dei trenini:
va bene piazza Mazzini?
Quello degli aeroplani
lo faccio in via dei Campani.
Ogni strada avrà un albero speciale
e il giorno di Natale
i bimbi faranno
il giro di Roma
a prendersi quel che vorranno.
Per ogni giocattolo
colto dal suo ramo
ne spunterà un altro
dello stesso modello
o anche più bello.
Per i grandi invece ci sarà
magari in via Condotti
l’albero delle scarpe e dei cappotti.
Tutto questo farei se fossi un mago.
Però non lo sono
che posso fare?
Non ho che auguri da regalare:
di auguri ne ho tanti,
scegliete quelli che volete,
prendeteli tutti quanti.
Gianni Rodari


Per oggi è tutto, spero tanto di avervi fatto passare un po' di tempo in compagnia e di avervi tolto qualche curiosità che magari avevate! Vi lascio con la speranza che passiate una bellissima Vigilia di Natale (se la festeggerete!)




Ok! Spero tanto di avervi fatto venire un po' la voglia e il senso di Natale e di unione che questo periodo dovremmo avere dentro di noi! So che, probabilmente, questo post non vi ha dato niente di che, ma mi auguro che a livello di emozioni, sensazioni, abbia fatto qualcosa! Io mi sono divertita tanto nel cercare queste informazioni, nello scoprire con e grazie a voi queste curiosità riguardo una delle festività più magiche dell'anno! Voi eravate a conoscenza di queste cose? Se volete, fatemi sapere! Nel frattempo, vi rinnovo i miei auguri per una splendida vigilia!
Buona serata!
Ika.

Commenti

  1. Tantissimi auguri Federica *__*
    Bella la poesia di Gianni Rodari non la conoscevo
    Anche quest'anno questi post mi hanno fatto compagnia fino a Natale, ci diamo appuntamento per l'anno prossimo ok??

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    Risposte
    1. Ciao, auguroni in ritardo! Anche io ho adorato la poesia! Comunque, se tutto va bene, volentieri!

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    2. E certo che deve andare tutto bene!! Te lo auguro di cuore che il 2018 sia pieno di desideri e promesse esaudite :-)

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