Review of the Week #142 Il respiro leggero dell'alba - Rachel Simon

Buon pomeriggio e buon sabato! Come va?
Questo pomeriggio andrò in qualche centro commerciale a prendere qualcosa per una delle mie amiche più strette! Abbiamo già qualche idea, ma dobbiamo vedere bene, anche perchè fortunatamente andiamo tutti e potremo confrontarci a vicenda! Voi come passerete questo caldo, caldissimo sabato? Stasera, invece, ci vedremo a casa di un'altra amica per decidere (e aggiungo finalmente!) cosa vedere e più o meno quando ad Atene! Questo è il programma della giornata xD Adesso vi lascio al post :3


Review of the Week è una rubrica a cadenza settimanale, postata solitamente il sabato, nella quale si recensisce un determinato libro letto in precedenza, con annessa votazione.

Questa settimana: Il respiro leggero dell'alba di Rachel Simon





Titolo Il respiro leggero dell’alba
Autore Rachel Simon
Prezzo 18,50 € 
Dati 396 pp.; Copertina rigida
Edito da Rizzoli (Collana: Rizzoli Best)
Traduzione Marinella Magrì
1968. In una notte di tempesta, qualcuno bussa alla porta della fattoria dove vive Martha, vedova, senza figli e maestra in pensione. Sono un uomo di colore e una ragazza bianca, fradici e spaventati, in fuga da un famigerato Istituto nella contea vicina. Senza pensare alle possibili conseguenze, Martha li fa entrare in casa e offre loro tè caldo e abiti asciutti. Ma la polizia non tarda ad arrivare, e se l’uomo riesce a fuggire facendo perdere le proprie tracce, la ragazza viene presa in consegna e portata via dagli agenti. Prima di andare, però, la giovane sussurra una preghiera – «Nascondila!» – che sconvolgerà per sempre la vita di Martha. Perché ad attenderla in un angolo della soffitta l’anziana vedova trova una neonata della quale accetta di prendersi cura, in attesa che la madre, un giorno, possa tornare a riprendersela. Passeranno quarant’anni prima che ciò avvenga, e che i protagonisti di questa struggente, avventurosa storia d’amore tornino a incontrarsi. Premiato dall’Associazione dei librai indipendenti americani, Il respiro leggero dell’alba ha scalato le classifiche e conquistato il cuore dei lettori in tutto il mondo.


La mia recensione:
In una notte del 1968, la tranquillità di Martha viene travolta da due sconosciuti che le chiedono aiuto. Lei, pur non volendo, accetta. I due giovani, però, sono ricercati e, ben presto, l'uomo scappa, mentre la donna, viene presa di nuovo, lasciando un grande compito a Martha: crescere sua figlia, nata proprio in quella notte.
Come spesso mi accade, ero un po' titubante nel leggere questo libro. Non sapevo bene cosa aspettarmi, ma l'ho cominciato con curiosità. 
Devo ammettere che si fa fin da subito interessante. Non c'è una lunga premessa prima che qualcosa comincia davvero ad accadere e ciò fa in modo di essere incuriositi fin da subito.
A raccontarci la storia è un narratore esterno, che lo fa utilizzando un linguaggio normale, senza lodi e narrandoci le vicende di tre personaggi diversi, Lynnie e Homan, ovvero i due fuggitivi, e Martha. Sporadicamente anche in quello di Kate, la dottoressa che si prende cura di Lynnie. Proprio per questo, riusciamo a conoscere tre vite diverse, tutte con la loro dose di gioie, di soddisfazioni, ma anche di dolori, di brutte esperienze. Conosciamo abbastanza bene i personaggi, che non sono descritti in modo superficiale. Martha è rimasta vedova e sola, in quanto non ha figli. E' sempre stata un po' rigida. Avere questa bambina, Julia, da accudire, per lei, ha significato tornare alla vita, avere qualcosa per cui vivere. E, anche se non sarà affatto semplice, a causa dell'età, ciò le porterà quello che le era mancato.
Lynnie è una ragazzina quando la incontriamo per la prima volta e la salutiamo quando ormai è una donna bella e fatta (il libro segue le vicende dal 1968 al 2011), perchè la seguiamo nella sua crescita. Non ha avuto un'infanzia facile, fin da piccola viene portata in un manicomio e si chiude in un mutismo, fino a quando, con l'aiuto di Kate, e con tanta, tantissima forza di volontà, tornerà a parlare, riuscendo a farsi valere per quel che è. 
Infine, Homan, un uomo di colore che vive anch'esso nel manicomio solo perchè sordo. La sua parte è quella che mi ha entusiasmata di meno anche se ben scritta. Riusciamo ad entrare nel mondo incompreso di un non udente, con i soprannomi che utilizza per identificare le altre persone, con i suoi pensieri.
Di questo libro, oltre alla particolarità della storia, mi è piaciuta il suo essere realistico, il raccontare  fatti in modo vero, insomma, non è sempre tutto rosa e fiori, anzi.
Ho apprezzato la difficoltà del superare le proprie debolezze, il percorso di crescita che i personaggi fanno, i tentativi sbagliati e poi giusti. E, perchè no, anche il finale, che ci lascia sperare per il meglio, ma di cui non si ha la certezza.
Quindi, la storia mi è piaciuta, sicuramente per farmela "amare" doveva esserci qualche elemento in più, ma io ve lo consiglio, in quanto non banale e ben scritta, oltre a farci conoscere della realtà diverse dalla nostra.


La mia votazione: 
 Interessante!




Ecco la mia recensione! Stavolta sono più contenta di me stessa perchè la recensione era un po' più lunga e un po' più intensa, almeno io la vedo così! Voi cosa mi dite? Credo che questo non sia un libro tanto famoso, per quanto riguarda me, io non lo conoscevo, per cui spero che vi ho incuriositi attraverso le mie parole, che vi ho fatto conoscere qualcosa di nuovo, qualcosa che potrebbe fare per voi! L'ho scritta un bel po' di tempo fa ma penso di essermi impegnata per realizzarla e il risultato è migliore, no? :3 Anyway, fatemi sapere se conoscevate il libro, se lo avete letto e quant'altro! Sarei curiosa di conoscere la vostra opinione, come al solito! Se vi va, aspetto i vostri commenti ^_^ Ci sentiamo domani e buon sabato!
Ika.

Commenti

  1. Wow che bello andrai ad Ateneee,bellissima! ^_^ ps grazie per questa recensione non conoscevo il libro, me lo segno subito ^_^

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    1. Ciao Ely! E' bella veramente? Io non ne sono certa >.< Mi fa piacere averti fatto conoscere qualcosa di nuovo! :D

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  2. Ciao Ika!!!! Sono molto felice di leggere questa recensione perché ho amato tantissimo questo libro, mi ha coinvolta e emozionata parecchio e mi dispiaceva pensare che non lo conoscesse nessuno!! E ora eccolo nel tuo angolino!! *_*
    La parte della segregazione di sordi, disabili, etc mi aveva colpita molto, se ricordo bene una sorella dell'autrice (o un parente) aveva subito questo trattamento, giusto??

    Un grande abbraccio!

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    1. Ciao! E' vero, purtroppo non è molto conosciuto e spero di averlo portato un po' alla luce! Oddio non ne sono certa... mi vado ad informare.. ricordo vagamente una cosa del genere!

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